• Privacy - Dati giudiziari

La CGUE chiarisce se la comunicazione orale di eventuali condanne penali a carico di una persona fisica richiesta al tribunale costituisce un trattamento di dati personali

20 marzo 2024

di Claudia Dierna La Corte di Giustizia, di recente, ha risposto alle questioni pregiudiziali sollevate dal giudice finlandese, chiamato a definire una controversia originatasi dalla richiesta orale di una società al tribunale di ricevere informazioni su eventuali condanne penali a carico di una persona fisica, partecipante ad un concorso da essa organizzato, e dal diniego dell'organo giudiziario. In particolare, il giudice del rinvio domanda se la comunicazione orale di tali informazioni costituisca un trattamento di dati personali e se tali dati possano essere comunicati oralmente a qualsiasi persona per garantire l’accesso del pubblico a documenti ufficiali, senza dover giustificare un interesse specifico a ottenerli. La Corte, al fine di rispondere ai quesiti, ha ritenuto determinante il richiamo e l'interpretazione degli articoli 2, 4, 6 e 10 del GDPR
  • Privacy - Basi giuridiche del trattamento dei dati

Dati personali trattati illecitamente: il potere dell’Autorità nazionale di controllo di ordinarne la cancellazione senza previa richiesta dell’interessato

20 marzo 2024

L'Autorità di controllo di uno Stato membro può ordinare la cancellazione dei dati personali trattati illegalmente, anche senza una richiesta dell'interessato. La cancellazione può riguardare sia i dati raccolti presso tale interessato sia quelli provenienti da un'altra fonte.
  • Privacy - Dati sanitari

Trattamento di dati sanitari: il divieto generale di trattamento può essere derogato anche per motivi di interesse pubblico

20 marzo 2024

Il Tribunale di Udine, prima sezione civile, si è pronunciata su un ricorso ai sensi dell'art. 152 D.Lgs. n. 196 del 2003 e art. 10 D.Lgs. n. 150 del 2011, avverso il provvedimento di ordinanza-ingiunzione con cui l'Autorità garante - rilevata l'illiceità del trattamento di dati personali di pazienti effettuato dal ricorrente - ordinava al ricorrente di procedere, entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento, alla cancellazione dei dati risultati dall'elaborazione delle informazioni presenti nelle banche dati aziendali e di pagare una sanzione amministrativa. 
  • Tutela dei consumatori - Pubblicità ingannevole

La discrezionalità dell'AGCM sulle offerte di impegno a cessare un comportamento scorretto

20 marzo 2024

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio si è pronunciato su un ricorso presentato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) nei confronti di una nota società operante nel mercato dell’intermediazione immobiliare per l'annullamento della delibera con cui erano stati accolti gli impegni proposti dalla società a seguito della contestazione di atti costituenti pubblicità ingannevole.