di Claudia Dierna
La Corte di Giustizia, di recente, ha risposto alle questioni pregiudiziali sollevate dal giudice finlandese, chiamato a definire una controversia originatasi dalla richiesta orale di una società al tribunale di ricevere informazioni su eventuali condanne penali a carico di una persona fisica, partecipante ad un concorso da essa organizzato, e dal diniego dell'organo giudiziario. In particolare, il giudice del rinvio domanda se la comunicazione orale di tali informazioni costituisca un trattamento di dati personali e se tali dati possano essere comunicati oralmente a qualsiasi persona per garantire l’accesso del pubblico a documenti ufficiali, senza dover giustificare un interesse specifico a ottenerli. La Corte, al fine di rispondere ai quesiti, ha ritenuto determinante il richiamo e l'interpretazione degli articoli 2, 4, 6 e 10 del GDPR.