di Claudia Dierna
La Corte di Cassazione si è pronunciata in ordine ad un caso riguardante l'installazione da parte del proprietario di un immobile di un sistema di videosorveglianza che riprende una strada privata, su cui i comproprietari di una fabbricato confinante vantano il diritto di una servitù di passaggio per accedere alla propria abitazione. La Suprema Corte, al fine di decidere in ordine alla sussistenza di una lesione della riservatezza dei titolari della servitù e alla necessità o meno di acquisire il loro preventivo consenso all’installazione e allo svolgimento di riprese di videosorveglianza, richiama preliminarmente la disciplina codicistica a tutela della privacy ed infine il “Provvedimento in materia di videosorveglianza dell’8 aprile 2010” dell'Autorità Garante.