Concorrenza sleale - Illiceità della condotta commerciale di società integrata dalla produzione, promozione e commercializzazione di moduli passacavi - Concorrenza sleale parassitaria, per imitazione servile e confusoria, per appropriazione di pregi e agganciamento, per mendacio e per violazione di legge, ai sensi dell’art. 2598, nn. 1, 2 e 3 c.c. - Accertamento negativo - Accertata la sola comunicazione, da parte della società, di informazioni non veritiere, a potenziali clienti, circa l’equivalenza funzionale dei prodotti di questa rispetto a quelli dei concorrenti e circa la maggiore economicità degli uni rispetto agli altri - Illecito di mendacio concorrenziale - Comunicazione di un fatto non vero in termini assoluti.

Trattamento dei dati personali - Diritto all’informazione e all’espressione - Offesa recata con il mezzo della stampa online - Attribuzione di un fatto determinato - Offesa alla reputazione del nominato vice direttore dell’informazione della Rai - Attribuzione di una connotazione marcatamente politica all’incarico - Delitto di diffamazione pluriaggravata - Ricorso - Elevato livello di protezione della libertà di espressione quando le osservazioni formulate vertono su un argomento di interesse generale quale è quello che riguarda le ipotizzate interferenze della politica nelle nomine dei vertici del servizio pubblico di informazione radiotelevisivo - Annullamento della sentenza senza rinvio perché il fatto non costituisce reato.

Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell’utenza - Investimento di ingenti somme di denaro con deposito su libretti di risparmio emessi da società non autorizzata all’esercizio dell’attività di raccolta del risparmio - Società cancellata dall’albo degli intermediari finanziari e posta in liquidazione coatta amministrativa - Domanda di risarcimento del danno proposta nei confronti dell'Autorità di Vigilanza - Omesso esercizio delle funzioni ispettive e di controllo con maggior zelo e celerità - Rigetto - Maturata prescrizione del credito - Appello - Rigetto - Ricorso - Contestato il capo di sentenza che ha individuato l’exordium praescriptionis nella data di comunicazione ai risparmiatori dell’avvenuta omologazione del concordato preventivo - Rigetto.

Trattamento dei dati personali - Reati informatici - Calunnia - Falsa incolpazione - Violazione (art. 521 c.p.p.) - Accesso a sistemi informatici e acquisizione di dati sensibili (artt. 615, 616, 617 c.p.p. e art. 479, 610 c.p.) - Diversa ricostruzione del fatto incolpato - Annullamento senza rinvio - Integrante una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza (art. 521 c.p.p.) la decisione del giudice di appello che, a fronte di una contestazione per il reato di calunnia basata su un esposto che attribuiva a Ufficiali della Guardia di Finanza condotte di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione abusiva di comunicazioni e rivelazione di corrispondenza (artt. 615, 616, 617 c.p.), fondi l'affermazione della falsità delle accuse su fatti diversi e più gravi (quali la costrizione del denunciante a immettere la password per l'accesso a dati sensibili e la falsa verbalizzazione), non menzionati nel capo di imputazione e inquadrabili in reati ontologicamente eterogenei (es. artt. 610 e 479 c.p.).