Angolo del Professionista

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  • Concorrenza - Intese

Il Tar del Lazio annulla il provvedimento dell’AGCM che aveva sanzionato alcune società per aver posto in essere un’intesa restrittiva nel mercato dei tondini d’acciaio per cemento armato

19 giugno 2018

di Leonardo Stiz Con il procedimento I742 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva accertato la sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza finalizzata al coordinamento delle politiche commerciali tra alcune imprese nel mercato della produzione di tondini d’acciaio. A seguito del provvedimento, le società sanzionate hanno proposto ricorso al Tar del Lazio (TAR), il quale, con diverse sentenze dal contenuto analogo, ha infine annullato  la decisione.
  • Tutela dei consumatori - Clausole vessatorie e abusive

Un istituto scolastico finanziato con fondi pubblici è un “professionista” ai sensi della direttiva sulle clausole abusive nei contratti con i consumatori?

6 giugno 2018

di Annalisa Spedicato La CGUE chiarisce che il concetto di professionista di cui alla direttiva n. 93/13/CEE sulle clausole abusive si applica anche ad istituti di formazione finanziati con fondi pubblici in relazione ai contratti per agevolazioni di pagamento stipulati con gli studenti/consumatori.
  • Tutela dei consumatori - Pubblicità ingannevole

Lo IAP blocca la pubblicità di Dsquared2 sull'abbigliamento per bambini: viola la dignità della persona, estremizzando stereotipi ormai superati

31 maggio 2018

di Annalisa Spedicato Il Comitato di controllo dell’Istituto di Autotutela Pubblicitaria (IAP), con ingiunzione n. 34/18 del 13 aprile 2018, pubblicata il 3 maggio 2018, ha bloccato la pubblicità a mezzo stampa con cui l’azienda Dsquared2 promuoveva la sua linea di abbigliamento per bambini avendo ritenuto il messaggio pubblicitario contrario agli artt. 10 - Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona - 11 – Bambini e adolescenti - e 12bis Sicurezza - del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. 
  • Tutela dei consumatori - Pubblicità ingannevole

I limiti delle offerte speciali devono essere spiegati chiaramente nella pubblicità, precisando in maniera evidente anche la durata della promozione

23 maggio 2018

di Annalisa Spedicato Le condizioni ed i termini relativi all'offerta speciale, alla promozione, ai buoni sconto devono essere chiariti nei messaggi promozionali ad esse dedicati, come deve essere precisato il tempo di durata dell'offerta; l'omissione di tali informazioni o anche l'ambiguità del messaggio teso ad enfatizzare solo alcuni dati relativi all'offerta, lasciando le informazioni più importanti sullo sfondo e/o rendendole non manifestamente leggibili dal consumatore, costituiscono pubblicità ingannevole tale da indurre in errore il consumatore stesso, facendogli assumere una decisione d'acquisto che altrimenti non avrebbe preso.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette. Vodafone sanzionata dall'AGCM per i suoi claim sulla Fibra

11 maggio 2018

di Annalisa Spedicato L'Autorità Garante per la concorrenza e il mercato (delibera 18 aprile 2018) ha sanzionato la compagnia di telefonia Vodafone per pratiche commerciali scorrette e ingannevoli in violazione delle norme del Codice del Consumo, rilevando nelle campagne pubblicitarie da essa impiegate per promuovere i servizi di fibra ottica, messaggi volti ad esaltare le massime prestazioni in termini di velocità e affidabilità della connessione, ma mancanti di informazioni adeguate per consentire ai consumatori di rilevare coscientemente le effettive caratteristiche della tecnologia di trasmissione utilizzata e delle sue limitazioni anche territoriali, nonché le concrete potenzialità del servizio in fibra offerto. Omettendo peraltro di informare i consumatori che il servizio, dopo un iniziale periodo di gratuità fosse a pagamento.
  • Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell'utenza

Violazione degli obblighi informativi

9 maggio 2018

di Daniele Franzini Il contratto dei bond Parmalat è nullo nel caso in cui la banca non abbia adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla legge, anche se il cliente non prova che se debitamente informato avrebbe desistito.
  • Tutela dei consumatori - Pratiche scorrette

Smascherato il falso registro dei marchi italiani: l’AGCM commina una sanzione per pratiche commerciali scorrette e ingannevoli

2 maggio 2018

di Annalisa Spedicato Sanzionata dall’AGCM una società tunisina che gestisce un portale di pubblicità commerciale, rea di avere iscritto senza autorizzazione e mediante pratiche commerciali scorrette e ingannevoli i dati di alcune aziende sul proprio portale denominato "Registro Marchi Italiani" accessibile tramite due siti internet www.marchi-italiani.org o, in alternativa, www.proprieta-industriale.org - per promuovere i suoi servizi a pagamento di pubblicità delle informazioni aziendali concernenti i marchi e/o brevetti.
  • Tutela dei consumatori - Trasparenza e tutela dell'utenza

Attestato di rischio dinamico e classe di merito di conversione universale: l’IVASS stabilisce nuove regole in ambito r.c.a.

2 maggio 2018

di Annalisa Spedicato Il 16 aprile 2018, l’IVASS ha emanato due provvedimenti, nello specifico si tratta del Provvedimento n. 71 con cui introduce una nuova disciplina relativa all’ "Attestato di Rischio  Dinamico", modificando il Regolamento IVASS n. 9 del 19 maggio 2015 ed il Provvedimento IVASS n. 35 del 19 giugno 2015, e del Provvedimento n. 72 che fissa nuove regole per il riconoscimento della classe di merito di Conversione Universale (classe di C.U.) e per la sua evoluzione nel tempo.
  • Pubblicità

La retorica delle parole ostili e il volano dell’intolleranza verso gli intolleranti. A commento di una recente decisione dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

26 marzo 2018

di Marco Bassini Il messaggio consistente nell’associazione tra la dicitura “Basta violenza di genere – I bambini sono maschi. Le bambine sono femmine” e la rappresentazione grafica di due mani che offrono a una sagoma infantile di colore rosa un paio di baffi e a una sagoma infantile di colore azzurro un reggiseno non viola gli artt. 10, 11 e 46 del Codice dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Il messaggio non determina alcuna violazione della dignità della persona e non integra una discriminazione fondata sul genere: in presenza di un appello al pubblico che, pur presentando alcuni elementi di ambiguità, è privo di un contenuto offensivo e discriminatorio, deve infatti prevalere il rispetto della libertà di manifestazione del pensiero.