25 luglio 2025
Cassazione penale, sez. VI, 25/07/2025, n. 27421 [Trattamento dei dati personali - Reati informatici - Calunnia - Falsa incolpazione - Violazione (art. 521 c.p.p.) - Accesso a sistemi informatici e acquisizione di dati sensibili (artt. 615, 616, 617 c.p.p. e art. 479, 610 c.p.) - Diversa ricostruzione del fatto incolpato - Annullamento senza rinvio]
Trattamento dei dati personali - Reati informatici - Calunnia - Falsa incolpazione - Violazione (art. 521 c.p.p.) - Accesso a sistemi informatici e acquisizione di dati sensibili (artt. 615, 616, 617 c.p.p. e art. 479, 610 c.p.) - Diversa ricostruzione del fatto incolpato - Annullamento senza rinvio - Integrante una violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza (art. 521 c.p.p.) la decisione del giudice di appello che, a fronte di una contestazione per il reato di calunnia basata su un esposto che attribuiva a Ufficiali della Guardia di Finanza condotte di accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione abusiva di comunicazioni e rivelazione di corrispondenza (artt. 615, 616, 617 c.p.), fondi l'affermazione della falsità delle accuse su fatti diversi e più gravi (quali la costrizione del denunciante a immettere la password per l'accesso a dati sensibili e la falsa verbalizzazione), non menzionati nel capo di imputazione e inquadrabili in reati ontologicamente eterogenei (es. artt. 610 e 479 c.p.).
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