La pubblicazione di immagini di persone coinvolte in fatti di cronaca, anche se provenienti da fonti di polizia, è legittima qualora sia strumentale all'essenzialità dell'informazione e non violi la dignità dei soggetti ritratti.
In tema di accesso ai documenti amministrativi relativi a procedure di mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, sussiste l'interesse diretto, concreto e attuale del partecipante alla procedura a ottenere l'ostensione della documentazione riguardante le domande di assegnazione delle sedi presentate dai controinteressati, inclusi titoli e punteggi assegnati.
di Marta Miccichè
In tema di pubblicità occulta si è recentemente pronunciato il Consiglio di Stato a seguito dell'impugnazione presentata contro il provvedimento sanzionatorio adottato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nei confronti una società di produzione di tabacco, sottolineando l'importanza della trasparenza nell'informazione commerciale.
di Jacopo Purificati"La proposta di modifica del GDPR ha costituito elemento di discussione, in particolare, tra gli esperti del settore della data protection. Le opinioni a riguardo sono contrastanti, pur se – almeno tendenzialmente – i commentatori sono d’accordo nel ritenere poco efficaci le modifiche proposte, soprattutto se lette in prospettiva degli obiettivi perseguiti dal Legislatore europeo".
di Claudia Dierna
La Suprema Corte di recente è stata adita per accertare se fosse legittima la richiesta delle figlie di persona deceduta di accedere all’intero fascicolo dell’amministrazione di sostegno, cui il padre defunto era stato soggetto in vita, al fine di valutare se accettare o meno l’eredità nonché per verificare l’operato dell’amministratore di sostegno. A tal proposito la Suprema Corte ha chiarito che l'istanza di accesso è legittima in quanto volta a tutelare il diritto alla identità familiare intesa come conoscenza dei fatti che possono avere avuto incidenza anche sulla relazione familiare.
Con riferimento ai rapporti tra avvocato e cliente, le clausole penali gravose inserite nei contratti di patrocinio, in quanto potenzialmente vessatorie, richiedono una reale e concreta trattativa individuale affinché possano ritenersi valide. L'onere di provare tale trattativa grava interamente sul professionista, non essendo sufficiente la mera evidenziazione grafica o la doppia sottoscrizione della clausola.
La Rassegna ha lo scopo di segnalare le novità normative e giurisprudenziali in materia di Tutela dei diritti dei consumatori al fine di consentire un monitoraggio degli atti e delle pronunce più rilevanti.
La Rassegna ha lo scopo di segnalare le novità normative e giurisprudenziali in materia di Privacy e trattamento dei dati al fine di consentire un monitoraggio degli atti e delle pronunce più rilevanti.