di Ariella Fonsi
"La sentenza della Corte di Giustizia rappresenta una svolta nel trattamento dei dati pseudonimizzati, imponendo un abbandono definitivo di automatismi e presunzioni assolute a favore di una valutazione oggettiva, concreta e caso per caso del rischio di reidentificazione sia dal punto di vista del titolare sia da quello del destinatario".










