La Cassazione di recente è stata chiamata ad annullare una sentenza della Corte d'Appello di Palermo che, in doppia conforme, aveva riconosciuto la responsabilità penale dell'imputato per aver commesso il reato di diffamazione pubblicando sul social network Facebook un post che rivolgeva accuse ad un sindaco, accuse ritenute non fondate. La Suprema Corte quindi, richiamando i principi di diritto elaborati dalla giurisprudenza di legittimità in tema di diffamazione, ha verificato se nel caso potesse essere invocata l’esimente dell’esercizio del diritto di critica politica.